Quando si parla di Credit Spread Option si fa riferimento ad un prodotto finanziario, appartenente alla categoria dei derivati creditizi, il cui pay off dipende dall’andamento della qualità del credito di un determinato strumento finanziario rispetto ad un parametro di riferimento. Grazie a questo strumento è possibile sfruttare le proprie previsioni sui futuri spread creditizi, per cui questi prodotti funzionano come tutte le altre opzioni con l’unica differenza che il sottostante è in questo caso rappresentato da un credit spread. Si tratta di operazioni sofisticate condotte da operatori specializzati nella gestione del rischio di credito e finalizzate all’ottenimento di migliori risultati all’investitore in virtù della previsione di determinati andamenti degli spread creditizi.
A cosa si ricorre in caso di deterioramento del merito creditizio?
Per esempio, la credit spread put è quell’opzione che conferisce al compratore il diritto di vendere lo spread e di beneficiare da un incremento dello stesso; per tale motivo, essa viene acquistata in previsione di un peggioramento del merito creditizio sul titolo sottostante. Il deterioramento del merito creditizio si manifesta generalmente con un allargamento dello spread; al contrario, con l’acquisto di una call si acquista il diritto di acquistare lo spread e di ottenere dei benefici derivanti da un decremento dello spread, pertanto tale acquisto viene effettuato in previsione di un miglioramento della qualità del credito.
L’impatto della variazione dello spread sul prezzo del titolo di riferimento
Questo genere di opzioni avendo come sottostante di riferimento uno spread, è influenzato notevolmente dall’impatto che tale spread ha sul prezzo del titolo sottostante di riferimento. Si sa che esiste una precisa relazione matematica che lega il prezzo dell’attività sottostante con il suo rendimento. Inoltre, il rendimento di un titolo può esprimersi sempre come la somma tra il rendimento di un’attività priva di rischio e uno spread sul credito che è legato al merito creditizio insito nell’attività sottostante.
La conseguenza di ciò è che si può vedere una call su spread come un’obbligazione di pagamento compresa tra zero e un massimo pari alla differenza tra spread obiettivo e spread alla scadenza.
A differenza delle opzioni tradizionali, una credit spread call aumenta di valore quando il credit spread diminuisce (e il valore dell’asset di riferimento aumenta); la conseguenza di ciò è che anche il pay-off di una simile opzione risulta speculare rispetto a quello di un’opzione di tipo call tradizionale.
La quantificazione monetaria del risultato dell’operazione
Viceversa, con una put su spread l’investitore ottiene nell’esito positivo la differenza positiva tra spread alla scadenza e spread obiettivo. La conseguenza è che mentre l’acquirente della call riceve un pay-off positivo se lo spread va al di sotto dello strike spread (ossia dello spread di esercizio), l’acquirente della put riceve un ammontare positivo se lo spread sale oltre il livello dello spread obiettivo.
Per quantificare in termini monetari il guadagno o la perdita derivanti dall’operazione è necessario tradurre la variazione del credit spread in una variazione del valore della posizione. Per fare ciò occorre moltiplicare il valore dell’opzione espresso in basis point per il nozionale e la duration dell’asset. Quest’ultima rappresenta, con buona approssimazione, la variazione del valore dell’asset al variare del credit spread.
Generalmente, queste opzioni sono strutturate su strumenti quotati come le obbligazioni, in quanto per poter negoziare e monetizzare tale prodotto è necessario che l’asset sottostante sia quotato su un mercato regolamentato per poter avere un prezzo di riferimento valutabile oggettivamente.