In base a quanto stabilito nel Codice Civile, il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, per fare in modo che se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la cosa ricevuta.
Il comodato fa quindi parte dei i contratti reali, quei contratti che hanno come oggetto un bene materiale e viene spesso utilizzato in campo immobiliare.
La caratteristica più importante del comodato è quella di essere un contratto a titolo gratuito, altrimenti si tratterebbe di una locazione. Nonostante sia a titolo gratuito, esistono situazioni in cui il comodatario offre un corrispettivo al comodante, per esempio come rimborso spese.
Se il comodato ha come oggetto un bene immobile, deve essere concluso in forma scritta. Per un esempio è possibile vedere questo modello di contratto di comodato d’uso sul sito Ilcomodatoduso.com.
Questo tipo di contratto deve essere obbligatoriamente registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro venti giorni dalla stipula.
Elementi essenziali del contratto sono l’indicazione dell’uso della cosa e i termini entro cui il comodatario dovrà restituire l’immobile.
Vediamo quali sono i diritti e i doveri delle due parti che concludono l’accordo.
Il comodatario ha il diritto di utilizzare il bene oggetto del comodato in base agli usi pattuiti, può abitarvi o soggiornarvi ed è tenuto a custodirlo con tutte le cautele del caso per non metterne a rischio l’integrità.
Le spese di manutenzione ordinaria dell’immobile risulta essere a carico del comodatario mentre al comodante spettano le spese di manutenzione straordinaria, gli oneri di registrazione del contratto.