La festa aziendale è una ricorrenza che molte aziende organizzano soprattutto per compensare la perdita di autorevolezza subita a causa della normale gerarchia sul posto di lavoro.
Risulta essere un modo per assicurarsi una diversa socializzazione tra i dipendenti in un ambiente che non sia quello lavorativo.
A seconda dell’immagine che l’azienda ha sul mercato locale, nazionale o mondiale, la festa può essere più o meno imponente: si parte da semplici ritrovi tra colleghi a mega eventi dove la fantasia del catering non conoscerà limiti.
Il benessere dei dipendenti è molto importante quindi le feste aziendali devono essere un momento di puro divertimento, di gioco, di risate, in cui possono essere presentati particolari piani futuri dell’azienda ma dove parlare di lavoro è comunque “vietato”.
Nelle feste aziendali le preoccupazioni si devono dimenticare così da trascorrere del tempo insieme ai propri colleghi e magari scoprire dei lati diversi e più piacevoli del collega di scrivania con cui trascorriamo ogni giorno 8 ore del nostro tempo.
Tutti, però, sappiamo che le feste aziendali vengono viste molto spesso come un momento di ulteriore stress, una sorta di interminabile giornata lavorativa in cui si ritornerà ad essere “bloccati” in azienda per altre 4-5 ore, non sapendo come non commettere errori, come comportarsi con i superiori (mai visti prima), quando è il momento giusto per andare via…
Probabilmente il vero motivo per cui molti odiano le feste aziendali è riconducibile alla vita lavorativa all’interno della stessa azienda e non alla festa di per se.
A parte una normale riluttanza che si può avere verso il generale caos di tutte le feste, se il nostro lavoro non ci soddisfa e il rapporto con colleghi e superiori è conflittuale per vari motivi (leciti e non), anche la festa aziendale verrà vissuta nel peggiore dei modi.
Premettendo che le aziende dovrebbero essere le prime a capire che la festa aziendale non è come il giorno di Natale in cui tutti sono più buoni (e dopo?), cercate di trascorrere queste poche ore in serenità, accettando il fatto che quasi tutti i colleghi presenti la pensano come voi: “Sono venuto solo perché sarebbe stato sconveniente non esserci”.
Per le feste aziendali l’invito viene spesso esteso alle famiglie perciò non conoscere nuove persone sarà davvero impossibile: chi è già sposato potrà conoscere altre coppie e se ambedue avranno dei figli, anche loro potranno fare nuove amicizie. Anche per i single potrà essere l’occasione per conoscere un amico/a di un/una collega.
Probabilmente il momento di maggiore stress è l’incontro col grande capo (se mai avverrà), quello che forse vedrete solo in queste occasioni e che probabilmente dopo tre secondi che vi avrà conosciuto, si sarà già dimenticato di voi, del vostro nome e della vostra mansione in azienda.
Nessun problema. L’importante è restare calmi e tranquilli. Non è un colloquio di lavoro. Il vostro lavoro ce l’avete già e questa è solo una formalità doverosa durante tali eventi.
Alcuni consigli per sopravvivere alla festa aziendale possono essere:
vestitevi in maniera sobria, semplice, casual. Solitamente la giacca e la cravatta sono bandite ma chiedete ai vostri colleghi cosa è successo nella “passate edizioni” se questa è la vostra prima festa in azienda;
non gironzolate sempre intorno ai vostri superiori o ai capi per farvi notare, non servirà a nulla e vi noteranno solo in modo negativo;
tenete sempre in mano un bicchiere mezzo pieno in modo da avere una certa postura mentre camminate per cercare i vostri colleghi o altro;
bevete qualcosa di alcolico se vi sentite un po’ tesi e nervosi, vi aiutare a calmarvi e a socializzare meglio (bevete moderatamente, in base al vostro fisico e a seconda che guidiate o meno);
non bevete troppo altrimenti la socializzazione potrebbe cadere nel ridicolo o non avvenire affatto;
non andate via troppo presto o potreste apparire come snob o “orsi”;
non andate via troppo tardi se non sapete a cosa potreste andare in contro: in alcuni rarissimi casi vi ritroverete ad aiutare a pulire, altre volte potreste ritrovarvi a parlare di lavoro con un collega e a fare da “psicologo” ascoltando i suoi problemi. Se tutto ciò non vi dispiace, potete anche attardarvi, spesso questi sono i momenti più belli, rilassanti e “interattivi”;
non parlate di lavoro se non sono gli altri a farlo ma se la conversazione diventa troppo morbosa, sdrammatizzate e dite che siete tutti lì per divertirvi.
Cercate di vivere la festa aziendale come un momento di svago, di divertimento e di nuove conoscenze: sta comunque a voi decidere quanto e quando esporvi in determinate discussioni.
L’importante è sorridere con tutti, restare sereni e cogliere il maggior numero di aspetti positivi anche nelle situazioni peggiori.