Il project manager è una figura di alto rilievo all’interno di un’azienda. Il suo ruolo è quello di essere responsabile, valutatore, pianificatore, realizzatore e controllore unico di un particolare progetto che si deve compiere in azienda. Il project manager può essere sia un dipendente del committente che un dipendente della società/ditta/azienda che è stata scelta per portare a termine il lavoro: a volte può capitare che vi sia l’interazione dei project manager di ambedue le parti interessate nel progetto.
L’obiettivo del project manager è quello di assicurare che qualità, costi e tempi concordati col cliente vengano rispettati senza che nessuna delle parti coinvolte resti insoddisfatta. La soddisfazione del cliente è, quindi, la priorità per qualunque project manager, che potremmo quasi definire “un professionista tra l’incudine e il martello”.
Negli Stati Uniti esiste, dal 1969, l’associazione Project Management Institute che rilascia la certificazione di Project Management Professional, un documento molto richiesto nelle aziende USA anche se il contratto di lavoro dovesse durare poco tempo. In Italia invece è grazie all’IPMA che si può ottenere il certificato di project management sempre dopo il superamento di uno specifico esame.
I compiti del project manager in dettaglio
I compiti di questa figura professionale si possono dividere in due aree:
operativa, che riguarda i metodi, gli strumenti e le tecniche di lavoro necessarie a portare a compimento il progetto
relazionale, che riguarda le dinamiche interpersonali indispensabili a relazionarsi con le parti.
Per svolgere il lavoro del project manager è necessario possedere ottime capacità organizzative e metodologiche, ma non obbligatoriamente una profonda conoscenza dei dettagli tecnici del progetto di cui si è responsabili: per far si che il progetto si concluda come previsto, sono necessarie solo le competenze tecniche utili ad una organizzazione efficiente delle risorse.
Per diventare un buon project manager sono necessari, oltre che un’esperienza sul campo, uno studio approfondito delle tecniche di project management, di problem solving, spiccate caratteristiche di leadership e un’ottima capacità di comunicazione. Ovviamente è d’obbligo la conoscenza della lingua inglese anche tecnica.
Formazione
Per diventare project manager bisogna possedere una formazione universitaria perché diventa davvero difficile per un non laureato poter acquisire tutte quelle particolari capacità, soprattutto, tecniche senza questo tipo di percorso formativo.
Molto indicate sono le lauree ad indirizzo manageriale e gestionale.
Carriera
La prospettiva di carriera più probabile per questo ruolo è quella di direttore di progetto ovvero il project leader.
Il lavoro
Bisogna specificare che questo non è un lavoro adatto a tutti.
Le responsabilità sono di valore medio-alto, soprattutto a seconda del livello del progetto, del costo e della qualità finale che dovrà possedere.
Rispettare la data di scadenza è una delle priorità quindi spesso si deve dilatare l’orario di lavoro giornaliero e si deve poter sopportare periodi di stress abbastanza intensi.
Il project manager è praticamente in contatto con tutte le figure che partecipano alla realizzazione del progetto ed è per questo che spesso questo lavoro richiede una forte dose di concentrazione e proficua organizzazione.
La retribuzione media annua lorda per questa figura può oscillare fra i 35 e i 53 mila euro, ai quali potranno aggiungersi eventuali benefit, come cellulare, pc portatile, auto aziendale e così via.
Occupazione
Le aziende sono sempre più propense ad affidare la gestione dei loro progetti ad esperti del settore che, alla fine dei conti, velocizzano la produzione aziendale e fanno guadagnare di più il “capo”.
Con questa premessa è chiaro come questa figura sia sempre più ricercata e continuerà ad esserlo in futuro. Soprattutto le donne continuano a dimostrare di sapere svolgere questo lavoro meglio degli uomini.