Spesso si tende a fidarsi di finanziarie e banche senza alcuna considerazione critica in merito: in verità, bisogna sempre essere molto attenti e cercare di non perdere attenzione, soprattutto di fronte a quelle che possono sembrare offerte mirabolanti e da cogliere al volo.
Purtroppo, infatti, non si è nuovi a furbi che cercano di piazzare prodotti finanziariamente ben poco validi, dai costi elevati e dai tassi addirittura usurai. Se vi sembra impossibile, continuate a leggere.
Non è una trovata degli ultimi tempi ma, come denunciato dalle associazioni dei consumatori, si tratta di una situazione che si verifica in molte occasioni, soprattutto quando non vi è un controllo meticoloso da parte dei clienti, circa le condizioni applicate dalle banche o dalle finanziarie.
In alcuni casi, dunque, si verifica una sorta di sfruttamento da parte delle imprese che, addirittura, si muovono in terreni contigui al reato dell’usura.
Come si fa a determinare quello che rappresenterebbe, quindi, il tasso usuraio applicato? Il riferimento è molto semplice, e deriva da quello che la Banca d’Italia definisce essere tasso soglia. Ogni tre mesi questi tassi vengono emessi da parte della Banca d’Italia, indicizzati secondo ogni categoria finanziaria.
Per conoscere se il tasso applicato al proprio finanziamento è usuraio è possibile consultare tali tabelle e verificare se si raggiunge o meno questo tetto massimo, evitando di sottoscrivere i prodotti che non risultino essere a norma. D’altra parte, qualunque istituto di credito o finanziaria che non rispettasse le indicazioni della Banca Centrale sarà perseguita a norma di legge, secondo la 108/96.