Per un lavoratore precario o atipico, ottenere un prestito in Italia si rivela spesso una corsa a ostacoli, un’operazione complessa e dall’esito il più delle volte frustrante.
Ma da qualche tempo le cose stanno cambiando: il numero di lavoratori senza contratti stabili, precari o atipici è in costante aumento e ormai coinvolge non solo i giovani, ma fasce d’età più ampie. Per questa ragione banche, istituti di credito e anche le amministrazioni locali stanno ideando forme e strumenti per agevolare l’accesso al credito anche a queste categorie di lavoratori.
Il più semplice e classico strumento per ottenere un prestito in assenza di adeguata capienza reddituale o di congrua durata del contratto, consiste nel ricorrere a un garante in possesso di un reddito stabile, che fornisca all’istituto erogante le garanzie necessarie ad assicurare la restituzione del prestito. Naturalmente è anche possibile dimostrare altre fonti di reddito o impegnare titoli di proprietà, soprattutto immobili, ma laddove questo non fosse possibile o per chi non vuole impegnare la propria casa, da oggi ci sono anche altre innovative possibilità.
Molti istituti bancari ormai accettano di elargire prestiti a lavoratori con contratti a progetto, a tempo determinato, di apprendistato e in generale a tutte le categorie di lavoratori atipici con tetto limite erogabile prestabilito, interesse fisso e un tempo di restituzione abbastanza limitato, ma spesso è consentito anche il posticipo rata senza aumento degli interessi, se si è in regola con i pagamenti.
Un’altra possibilità di accesso al credito è fornita dai nuovi accordi tra gli istituti bancari e gli enti locali, che proprio con questo scopo mettono a disposizione fondi di garanzia a tutela del prestito: in questo caso gli istituti forniscono il prestito senza chiedere ulteriori garanzie al richiedente, perchè le garanzie le forniscono gli enti locali con i loro fondi.
Infine esistono già da tempo soluzioni studiate appositamente per i lavoratori interinali, grazie alla collaborazione tra gli istituti di credito, le agenzie di somministrazione del lavoro e le organizzazioni sindacali.
Da oggi quindi, anche se siete lavoratori precari o atipici e avete bisogno di un prestito, non disperate: le vostre domande di finanziamento hanno molte più possibilità di essere accolte.