Molto spesso i contribuenti si vedono recapitare avvisi di irregolarità dall’Agenzia delle Entrate in merito al modello Irap, al modello unico e al modello 770. Dal momento della notifica partono i trenta giorni che si hanno a disposizione per risolvere le questione con una sanzione del 10%; scaduto questo termine, la questione passa a Equitalia e la sanzione si alza al 30%. Ma niente paura: ecco una breve guida che vi aiuterà ad evitare tutto questo.
Importante è conservare la busta con la data che conteneva la notifica; inoltre, è bene dotarsi di posta elettronica certificata, dato che spesso queste questioni riguardano ravvedimenti registrati non correttamente dall’agenzia delle entrate.
Successivamente, è necessario spiegare l’accaduto in un documento word che va poi stampato, firmato (non è necessaria la firma digitale) e riscannerizzato, per inviarlo – per posta certificata – insieme a tutto l’incartamento all’indirizzo [email protected] .
In alternativa a questo metodo, che di norma dà risultati già entro le 48 ore, si può utilizzare il sistema civis; la risposta però può impiegarci anche trenta giorni, e spesso la questione è girata ad uffici non proprio competenti.
L’importante è confrontare con attenzione quello che l’agenzia delle entrate dichiara, prima di pagare, onde evitare avvisi di irregolarità per cifre altissime. Importante, al momento di fare il ravvedimento, è di tener conto anche degli interessi, seppure di pochi centesimi.