In tempi di crisi economica diventa ancora più importante la gestione dei propri risparmi, cosa fare dunque dei propri dei soldi. A aiutarci nelle nostre scelte finanziarie dovrebbero essere gli istituti di credito tramite consulenti specializzati e competenti capaci di suggerirci nel modo migliore in base alle nostre esigenze; purtroppo però, un’indagine svolta da Altroconsumo ha messo in evidenza che in molti lamentano un servizio di consulenza poco efficiente da parte delle banche.
Il problema è serie ed importante ed i risultati riscontrati dall’associazione dei consumatori sono allarmanti; infatti, l’indagine che ha interessato 80 agenzie di Milano, Roma e Torino, ha fatto emergere che in fatto di investimenti finanziari molti istituti di credito forniscono consigli totalmente casuali e privi di fondamento ai propri clienti.
Più precisamente è emerso che 54, ovvero il 68% delle 80 banche osservate, hanno svolto un’attività di consulenza errata, ovvero indirizzando i clienti verso investimenti non attinenti con il proprio profilo ma che giovavano maggiormente alle finanze dell’istituto.
Nei casi evidenziati è stato notato anche che le banche non hanno mai indagato sui profili dei consumatori e di conseguenza erano totalmente all’oscuro delle reali esigenze e dei profili dei vari risparmiatori; i consigli sugli investimenti da intraprendere erano quindi forniti alla cieca senza avere alcun fondamento logico.
L’indagine ha messo in luce anche che 63 istituti non applicavano gli obblighi imposti dalla Mifid, ovvero la direttiva dell’Unione Europea sugli strumenti finanziari che nel nostro Paese è in vigore da tre anni.
Altroconsumo, per voce dei risparmiatori, ha indirizzato una lettera al ministro dell’Economia e delle finanze per chiedere quindi una maggiore attenzione nel rispetto delle direttive Mifid.