A qualcuno sarà sicuramente capitato di ricevere una bolletta salata, poi di controllarla e notare che ti sono stati addebitati dei servizi mai richiesti, bollette sbagliate, o magari un passaggio da un gestore ad un’altro senza essere informati. Ecco come comportarsi in questi casi.
Un consiglio fondamentale è sicuramente quello di reclamare sempre per iscritto, quindi non basta rivolgersi solo al servizio consumatori, ma bisogna fare raccomandate e scrivere anche alla autorità di controllo, come l’autorità garante della concorrenza e del mercato. In molti casi bisogna rivolgersi alle associazioni dei consumatori che sicuramente svolgono delle azioni più adeguate.
La messa in mora è una procedura che serve per intimare la controparte in un determinato adempimento. Per fare ciò bisogna elencare la vicenda con i disservizi ricevuti ed evidenziare le cose che non vanno bene sulla bolletta. La lettera deve contenere la descrizione dei fatti; la richieste puntuali, come la risoluzione del problema ed eventualmente la classificazione del denaro; fissare un termine, di solito 15 giorni dal momento in cui la controparte riceve la raccomandata; infine un’eventuale minaccia di agire in via legale nel caso in cui la controparte non provvedesse a quanto richiesto. Per un esempio è possibile vedere questo modello di reclamo Telecom presente su Ireclami.com.
Può capitare il caso in cui il contratto può essere risolto per inadempimento senza alcuna sentenza del giudice. In questo caso, bisogna inviare la diffida ad adempiere solo quando l’inadempimento è tale da rendere inservibile o limitato il servizio. Trascorso il tempo concesso, il contratto è automaticamente risolto.
Nel caso in cui, invece, si presentano dei tentativi di riconciliazione, essi devo essere fatti presso la commissione camerale di conciliazione, se si tratta di un rapporto contrattuale-commerciale. Invece, presso il CoRECom, per un tentativo di conciliazione nell’ambito delle telecomunicazioni. Altrimenti bisogna rivolgersi al giudice di pace.