Può accadere di ricorrere ad un finanziamento a rate per l’acquisto di un’automobile, mobili, computer e, magari di riscontare dei problemi a causa di difetti o di mancate consegne o prestazioni del servizio. In questa guida ti darò delle spiegazioni molto valide su come è tutelato il credito al consumo.
Per quanto riguarda il diritto di recesso, devi sapere che il consumatore ha tempo 14 giorni per recedere dagli accordi presi senza dover pagare penali o dare giustificazioni, e indipendentemente da dove è stato sottoscritto il contratto di finanziamento; quindi non c’è alcuna differenza se è stato stipulato all’interno o all’esterno dei locali commerciali o a distanza.
Per maggiori dettagli sulla legge è possibile vedere questa guida sul diritto di recesso pubblicata sul sito Dirittofacile.net.
Per potere esercitare il diritto di recesso è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui dovrai specificare l’esercizio del diritto di recesso ai sensi della direttiva comunitaria 48/2008 e dell’articolo 125-ter del Tub indicando, il giorno della stipula e il numero del contratto stesso. Nonostante non siano previste penali, può accadere di dover pagare gli interessi dovuti sul capitale dalla data della stipula fino a quella del ripensamento.
Per quanto riguarda l’annullamento del contratto di finanziamento, questo diritto si può esercitare, con le nuove norme, quando il venditore è inadempiente, cioè in caso di prodotto difettoso oppure non conforme a quanto dichiarato nel contratto, comprese le vacanze annullate. Ma per poter ottenere l’annullamento del contratto, è necessario che l’inadempimento del venditore non abbia scarsa importanza. Per richiedere l’annullamento del contratto, dovrai inviare al venditore una raccomandata con ricevuta di ritorno, con la quale chiedi l’adempimento del contratto entro un termine stabilito che, in genere, è di 15 giorni. Se, trascorso questo tempo, non hai alcuna risposta da parte del venditore, il contratto si intende annullato.