Nell’articolo dedicato al franchising è stato descritto cosa sia questa forma di lavoro in proprio e come sia meglio muoversi se si ha l’intenzione di aprire un’ attività in questo modo.
Di seguito invece parleremo più dettagliatamente della figura del franchisee, l’esercente/gestore/proprietario del punto vendita aperto in franchising.
La sua attività è vincolata dal contratto stipulato con l’impresa o azienda che espone il proprio marchio sulla vetrina del negozio.
Le attività principali di questa figura professionale sono
organizzare le campagne promozionali, allestire gli spazi del negozio, presentare i prodotti; tutto questo in linea con le direttive impartite dall’impresa affiliante;
selezionare e gestire il personale.
gestire gli aspetti finanziari ed amministrativi.
gestire il punto vendita affiliato.
organizzare dei servizi di vendita, di assistenza e gestione reclami attuando le politiche commerciali dell’impresa affiliante.
la stima dei budget annuali.
curare il cliente e assicurarsi che sia sempre soddisfatto.
Le competenze del franchisee sono legate alle capacità che ha nel gestire il punto vendita in rapporto ai vincoli contrattuali con l’azienda madre.
Per essere in grado di garantire questo, deve conoscere i principi dell’economia e della gestione di impresa nonché le operazioni minime di calcolo di bilancio e di gestione del budget.
Deve, ovviamente, conoscere approfonditamente i prodotti che vende e le regole che regolamentano il rapporto tra lui e l’azienda affiliante.
Ormai è scontato che deve possedere delle informazioni di base sull’informatica e sapere usare il software di gestione aziendale che prevede il sapere utilizzare il sistema di prezzatura attraverso il codice a barre del prodotto. E’ anche in grado di utilizzare gli strumenti elettronici di pagamento tramite bancomat e carte di credito oltre la registratore di cassa nelle funzioni più comuni ma anche meno usate come lo storno in caso di errori di battitura del prezzo indicato.
Ha anche capacità da venditore, sa seguire il cliente, consigliarlo, quindi un’ottima predisposizione al rapporto umano.
A differenza di un esercente tradizionale, quello del punto vendita in franchising si trova a lavorare con vincoli molto stretti ed ha quindi un grado ridotto di autonomia.
In compenso può godere di vantaggi e facilitazioni sia nella fase di avvio (accesso al credito facilitato, abbattimento delle barriere di ingresso nel mercato, diminuzione del rischio imprenditoriale), che nella fase gestionale, in quanto è alleviato dai compiti relativi al controllo amministrativo, alla scelta dei fornitori, alla gestione delle scorte, all’impostazione di campagne pubblicitarie e promozionali, alla formazione professionale, sempre a carico dell’azienda madre.
Ogni situazione lavorativa è a se ed è legata principalmente al tipo di attività gestita. Può comunque accadere che a seconda del contratto stipulato, egli entri in relazione con capi area, figure di controllo, dirigenti del marketing e così via facenti capo all’azienda madre.
Per avere una formazione in questo ambito è sufficiente un diploma di scuola media superiore (meglio se in economia e commercio) e aver già lavorato qualche tempo presso un locale commerciale in una mansione che gli abbia permesso di apprendere quanto necessario.
Esistono anche scuole di specializzazione specifiche per questo settore: “Scuola Italiana del Franchising” e la “Franchising School” sono le principali e promuovono corsi e seminari durante tutto l’anno.
La retribuzione del Franchisee non è fissa, ma è legata al fatturato del punto vendita che gestisce.
Questa figura non si trova solo nel Commercio ma anche in settori di attività, quali ad esempio, nell’ambito dei Servizi, l’intermediazione immobiliare e il settore degli Alberghi e della Ristorazione. Ad oggi risultano circa 43.000 franchisee, di cui un buon 50% opera nell’area Commercio e distribuzione.
Negli ultimi dieci anni si è registrata una crescita esponenziale del numero degli affiliati e anche per il futuro sono previsti ampi margini di crescita legati, da un alto, al consolidamento delle reti esistenti, e, dall’altro, all’entrata di nuovi operatori sul mercato.
In generale, come per gli Esercenti tradizionali, il numero dei maschi coinvolti in questo tipo di ‘business’ è superiore a quello delle femmine che tuttavia, nel Commercio, sono più del doppio rispetto ad altri settori dell’economia.