L’orario flessibile in Italia è un pratica ancora poco utilizzata sui luoghi di lavoro. Le classiche otto ore da lunedì a venerdì sono la tipologia di occupazione del tempo che la stragrande maggioranza dei lavoratori ancora si vede applicata. Quando invece in tutta Europa gli orari flessibili sono da tempo una realtà.
La flessibilità di orario potrebbe essere molto utile per le madri che hanno appena partorito, per chi volesse associare lavoro e percorso scolastico, per chi volesse semplicemente procedere ad un downshifting, lavorando meno e seguendo di più gli interessi personali
Anche semplicemente entrare e uscire dal luogo di lavoro a tempi non fissi spesso non è permesso.
Accumulare ore di straordinario per poi poter avere più vacanza, la facilità di accesso al part time oltralpe sono cosa comune. Legendo le statistiche pubblicate dalla European Workgin Conditions di Eurofound che ha spulciato i dati provenienti da 27.000 imprese di 30 nazioni diverse se il 56% delle imprese europee concede una qualche forma di flessibilità nell’orario in Italia il dato scende di molto sotto il 50% e solo il 15% concede la possibilità di prendersi il giorno libero. L’Italia è anche il paese europeo dove i profitti aziendali vengono meno redistribuiti tra i lavoratori. Se in Francia accade nel 35% dei casi e in Olanda nel 27% in Italia solo nel 3% e spesso si tratta di manager o lavoratori di alto profilo.