La maggioranza delle operazioni intraprese in currency swap serve alle società per accedere a vantaggi comparati derivanti dal poter ottenere condizioni contrattuali più favorevoli in un mercato piuttosto che in un altro.
Si considerino due società, una società americana e una inglese, entrambe hanno accesso al mercato del credito. Tuttavia, la società americana ha un maggior rating creditizio rispetto a quella inglese e per tale motivo si può finanziare a tassi più favorevoli rispetto a quest’ultima, sia sul mercato britannico sia su quello americano.
Supponiamo che la società americana possa ottenere sul mercato domestico un prestito denominato in dollari ad un tasso del 10% e sul mercato inglese un finanziamento in sterline con un tasso del 7,25%. Mentre la società inglese può ottenere un tasso dell’11% sul mercato statunitense e del 7,5% sul mercato domestico.
I vantaggi comparati delle due società
In questo esempio si può notare come la società americana abbia un vantaggio comparato nel mercato statunitense, dal momento che può indebitarsi pagando l’1% in meno rispetto alla società inglese, rispetto al solo 0,25% in meno che pagherebbe sul mercato britannico.
D’altra parte la società inglese presenta un vantaggio comparato nel proprio mercato visto che paga soltanto lo 0,25% in più della società americana se si finanza sul mercato inglese, rispetto all’1% in più che pagherebbe se decidesse di finanziarsi sul mercato statunitense.
Esistendo questo vantaggio comune di finanziarsi ognuna delle due società sul rispettivo mercato di appartenenza ed essendoci anche una comune volontà di finanziarsi in valuta estera, per le due società è ottimale la scelta di stipulare un contratto di currency swap tramite una banca.
I termini contrattuali e la struttura dello swap stipulato dalle due società
Supponiamo che l’accordo preveda le seguenti condizioni:
la società americana prende a prestito 150 milioni di dollari al 10% e poi concordi di scambiarli con il prestito da 100.000 milioni di sterline al 7%;
la società inglese prende a prestito 100.000 milioni di sterline al 7,5% per poi scambiarli con il prestito da 150.000 milioni di dollari al 10,6%.
la società americana dovrà pagare periodicamente a quella inglese il 7% calcolato sui 100.000 milioni di sterline;
la società inglese dovrà pagare dei flussi periodici annuali pari al 10,6% calcolati su 150.000 milioni di dollari.
A scadenza, la società americana riconsegnerà a quella inglese la somma in sterline e riceverà quella in dollari.
I vantaggi conseguiti grazie allo strumento
Le due società potranno, in tal modo, restituire ai propri finanziatori le somme nella stessa valuta in cui le hanno ricevute.
In questo modo ognuna delle due società si indebita sul mercato in cui gode di un vantaggio comparato e attraverso un currency swap la società statunitense provvede a trasformare il suo debito in dollari in sterline e quella inglese provvede a trasformare il suo debito in sterline in uno in dollari. In particolare, la società americana ha un beneficio misurato da un risparmio sul tasso di interesse pagato pari allo 0,25% rispetto a quello che avrebbe ottenuto andandosi a finanziare direttamente sul mercato inglese (7% invece che il 7,25%).
La società inglese, d’altra parte, ha conseguito anch’essa un guadagno pari ad un tasso minore dello 0,4% rispetto a quello che avrebbe pagato finanziandosi direttamente negli Stati Uniti (10,6% invece che 11%).
La posizione finale della banca coinvolta nell’operazione di scambio
In questo caso, la banca riceverà 15,9 milioni di dollari ($150 mln * 10,6%) ogni anno dalla società inglese, pagandone soltanto 15 milioni ($150 mln * 10,00%) alla società americana, con un guadagno netto dall’operazione pari a 0,9 milioni di dollari.
Al tempo stesso, la stessa banca riceverà solo 7 milioni di sterline (£100 mln * 7%) dalla società americana, pagandone 7,5 (£100 mln * 7,5%) alla società inglese per un pagamento netto in sterline pari a 0,5 milioni.
Ipotizzando un tasso di cambio £/$ pari a 1,50, è possibile notare il guadagno netto conseguito dalla banca coinvolta nell’operazione che riesce ad ottenere un profitto pari a 0,15 milioni di dollari.