Non capita molto spesso di essere beneficiari di un assegno e di ritrovarsi a doverne incassare uno, a meno che non si abbia questa esigenza per lavoro, ma in quel caso si saprà bene come comportarsi, visto il numero elevato di volte che si sarà eseguito tale procedimento. In quasi tutte le altre circostanze, per una persona comune, incassare un assegno potrebbe suscitare qualche lecita perplessità: meglio, allora, vedere insieme come fare e fugare qualsiasi dubbio residuo.
La procedura è sostanzialmente la stessa per l’assegno bancario e per l’assegno circolare, anche se questo offre maggiori garanzie, visto che viene emesso dalla banca dopo una verifica sui fondi disponibili da parte di chi lo emette. Per dettagli è possibile vedere questa guida sull’assegno circolare.
Nel caso di cifre piuttosto elevate, un assegno resta il principale modo per effettuare un pagamento, dal momento che non si incorre in problemi relativi al plafond della propria carta di credito o di prelievo presso un bancomat. Senza contare l’ovvia semplicità e la grande sicurezza offerti dallo stesso. Del resto parte, un assegno bancario consente sempre la tracciabilità del pagamento, una buona garanzia che tutti noi vorremo sempre avere quando effettuiamo degli acquisti importanti.
A chi ne riceve uno spetta decidere se si desidera ottenere subito la somma prevista in contanti o se se ne preferisce l’accredito sul proprio conto corrente: naturalmente, quale che sia la scelta, non vi sarà alcun tipo di differenza per chi l’assegno l’ha emesso.
Se si vuole incassare un assegno per conto terzi, è necessario oggi come oggi, possedere una delega scritta che deve essere richiesta presso la propria filiale e attribuita dall’intestatario del conto.
Se non si possiede, invece, un conto corrente, si potrà comunque incassare l’assegno ottenendo la cifra in contanti, ma ci si dovrà obbligatoriamente recare presso la filiale dell’istituto di credito che lo ha emesso.