Per aprire una officina di autoriparazione è necessaria l’iscrizione nel Registro delle Imprese esercenti l’attività di autoriparazioni (R.I.A.) della Camera di Commercio nella cui provincia si andrà ad insediare l’attività. Il titolare dell’attività o, se società, tutti i soci che ne siano rappresentanti, devono possedere i seguenti requisiti generali e morali: maggiore età; essere cittadino italiano o di uno degli stati membri dell’Unione Europea o straniero non comunitario residente in Italia e munito di permesso di soggiorno; avere il godimento dei diritti civili; non essere stato interdetto o inabilitato; non essere stato dichiarato fallito, o in caso di fallimento essere stato riabilitato; non essere sottoposto a misure di prevenzione contro la delinquenza.
Ogni officina per essere ammessa all’iscrizione al R.I.A. deve designare un responsabile tecnico che deve essere immedesimato in un rapporto organico con l’impresa e deve pertanto trovarsi in una delle seguenti situazioni: titolare, collaboratore di impresa familiare fino al II grado, associato in partecipazione, socio avente la legale rappresentanza della società, socio di Srl appositamente delegato dall’organo amministrativo che abbia dichiarato esplicita accettazione dell’incarico, dipendente, institore o responsabile tecnico organizzativo.
Tale responsabile deve possedere i seguenti requisiti personali: a) cittadinanza italiana o di Stato membro della Comunità Europea o di altro Stato in cui sia operante la condizione di reciprocità b) non aver riportato condanne o non essere sottoposto a procedimenti penali per reati commessi dell’esercizio delle attività di autoriparazione c) essere fisicamente idoneo all’esercizio di attività in base alla certificazione rilasciata dall’ufficiale sanitario del Comune di esercizio dell’attività. Il responsabile tecnico deve inoltre possedere almeno uno dei seguenti requisiti tecnico – professionali:
a) aver esercitato, per almeno un anno, l’attività di riparazioni di veicoli (omologati su strada), prima dell’entrata in vigore della Legge 122/92 (14.12.1994) come titolare o legale rappresentante di impresa iscritta all’Albo o Registro Ditte;
b) aver esercitato, per almeno tre anni nell’arco degli ultimi cinque, l’attività di autoriparazione come dipendente (operaio qualificato), titolare, socio legale rappresentante o familiare collaboratore nell’ambito di imprese operanti nel settore;
c) aver frequentato con esito positivo corso regionale teorico-pratico di qualificazione, seguito da almeno un anno di esercizio dell’attività di autoriparazione, come operaio qualificato, alle dipendenze di imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi cinque anni;
d) aver conseguito un titolo di studio a carattere tecnico-professionale attinente all’attività, seguiti da almeno un anno di esercizio dell’attività di autoriparazione come operaio qualificato nell’arco degli ultimi cinque;
e) aver conseguito in materia tecnica attinente all’attività un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o un diploma di laurea.
Per potere esercitare questa attività è necessario disporre di spazi e locali per i quali siano state ottenute le autorizzazioni amministrative idonee a contenere i veicoli oggetto di intervento e le strumentazioni occorrenti per l’esercizio dell’attività. Per quanto riguarda le attrezzature e le strumentazioni di cui dotarsi bisogna attenersi a quanto previsto dal Decreto Ministeriale n. 406 del 30 luglio 1997.
Una volta insediata l’attività si può avviare la procedura per diventare una officina autorizzata di una casa automobilistica come la Fiat o. A questo scopo è necessario rivolgersi ad una concessionaria di zona. E’ quest’ultima, infatti, inoltrare la richiesta alla direzione di area. Alla concessionaria va indirizzata una richiesta scritta precisando dove si trovano i locali, la metratura , il numero degli addetti, eventualmente la planimetria dei locali e le foto. Segue un sopralluogo dell’ispettore di area che accerterà l’idoneità. Naturalmente ogni casa automobilistica ha i suoi parametri che le suggeriamo ad approfondire con il concessionario al quale vorrà formulare la richiesta. Molto importante è comunque l’area in cui si va ad insediare l’attività. Altrettanto importanti sono i locali che per un’officina autorizzata Fiat devono essere di almeno 150 mq. La Fiat richiede inoltre almeno due operai (un meccanico e un elettrauto).